Come finanziare la prevenzione HIV e le attività nel sociale
Ne so poco, ma condivido quello che ho imparato fino a qui
Bello il volontariato, ma non ci vivrei. Se nella scorsa newsletter mi sono sperticato a parlarne bene, è pur che vero che per gestire un progetto di prevenzione HIV (ma in generale nel terzo settore) non basta dedicare due ore il sabato pomeriggio.
Lo sto vedendo con il Brescia Checkpoint (ci siamo quasi!). Queste le prime cose che mi vengono in mente e che sono indispensabili:
Progetto: scrivilo citando le ultime linee guida per non fare la figura di quello se l’è inventato lui di fare i test in un contesto extraospedaliero
Budget: fai i conti senza compromettere la qualità dei servizi
Fornitori: contatta l’omino dei test HIV per assicurarti di avere tutto il materiale necessario
Comunicazione: interfacciati con lə graficə per creare i volantini
Medicə: se il medicə per i test ti dà buca all’ultimo, assicurati di avere un piano B: fai una lista di contatti fidati
Spazi: assicurati di avere un locale adeguato per i test, che rispetti la privacy delle persone
Assicurazione: tira fuori i soldi per assicurare lə volontariə e prega che non si rompano una gamba
È giusto che questo circo venga gestito gratis, per la gloria di un paradiso che comunque non esiste? Io dico di no.
Ma dove trovare i soldi per questi progetti e pagare il personale? Personale necessario perché servizi complessi non si possono realizzare solo sulla buona disponibilità dellə volontariə: questə a una certa hanno tutto il diritto di lasciarti a piedi, se hanno di meglio da fare.
Dove trovare fondi. Una lista provvisoria
Tante cose le sto imparando in corso d’opera, ma inizio a condividere con te alcuni siti dove reperire informazioni su bandi ed enti che finanziano progetti nel sociale. Scrivo questa lista perché spero che nessunə si senta spaesatə come mi sto sentendo io in questo momento.
Si può anche pensare a una raccolta fondi, come sta facendo il Bologna Checkpoint per integrare stabilmente il PrEP Point.
Fare rete, per davvero
Ma i bandi e le raccolte fondi non bastano. Bisogna fare rete con altre associazioni, creare contatti con le istituzioni e avere agganci nei reparti di malattie infettive, nel caso i test fossero reattivi.
In questo caso non servono capacità tecniche ma relazionali, umani. Se non siete il massimo nelle pubbliche relazioni (tipo me), la cosa più furba è collaborare con persone che sanno muoversi in quel gran casino che sono gli esseri umani.
Per partecipare ai bandi e ricevere donazioni dalle aziende è inoltre necessario essere associazioni regolarmente riconosciute. Non tutti i collettivi sono pronti a fare questo passo. E il bando Semia nasce proprio per questo.
Il bando Semia
Oltre a mettere a disposizione fino a 15mila euro per organizzazioni legalmente registrate, prevede uno specifico programma di formazione per le organizzazioni informali, con lo scopo di rafforzarle e aiutarle a strutturarsi e creare progetti (capacity building, dicono quellə bravə).
Sia il supporto finanziario che il programma di formazione sono aperti a organizzazioni femministe italiane che sono a favore dei diritti delle donne, delle persone trans* e non binarie.
Il bando scade il 31 ottobre 2024.
Far parte del sistema ne vale la pena?
A me sembra davvero una buona opportunità, ma che apre una parentesi importsnte: non tutti i gruppi informali vogliono diventare legalmente riconosciuti. Non a tuttə piace interfacciarsi con le istituzioni e far parte del sistema, un sistema che diciamolo fa schifo.
Ma propongo una riflessione:
un test HIV rapido mi costa in media 10 euro.
Se non fossimo un’organizzazione legalmente riconosciuta, come troveremmo i soldi per offrirlo gratuitamente alla cittadinanza?
Ci dovrebbe pensare lo Stato dici? Ma gli enti statali, i comuni, le aziende sanitarie (tranne rare eccezioni), non sanno niente di HIV.
Sono davvero convinte che per avvicinare le persone al test e alla prevenzione basti un triste ambulatorio HIV aperto dalle 8 alle 9. Ma noi sappiamo che non basta.
Se vogliamo portare le nostre istanze alle istituzioni dobbiamo armarci di pazienza, pubbliche relazioni e file excel.
Almeno io la penso così. Vi farò sapere se avrò portato a casa qualche risultato.
🔥 Prevenzione HIV & Infezioni sessualmente trasmissibili (IST)

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Si può commentare fino al 26 novembre. Le proposte introducono novità significative che potrebbero ispirare altri Paesi (Bashh)
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PrEP semestrale in arrivo: accordo per il generico nei Paesi a basso reddito
Quando arriverà l’approvazione degli enti regolatori, il Lenacapavir, un’iniezione sperimentale da fare ogni 6 mesi per proteggersi dall’HIV, potrà essere prodotto come generico nei paesi a basso reddito (gilead). Paesi come il Messico, il Brasile e l’Argentina sono stati esclusi dalla lista, anche se proprio lì è stato condotto uno degli studi che ha dimostrato l’efficacia del Lenacapavir (New York Times).
Alla Conferenza Mondiale AIDS a Monaco ho assistito alla presentazione del primo studio: 100% efficace nel proteggere dall’HIV! Quando puoi dire, io c’ero!
Diventa volontariə per la prevenzione a Milano
Abbonati a Diritti Sessuali: dai valore alla prevenzione fatta dal basso
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Carolina Bandinelli ha scritto uno dei migliori #libriscritticoipiedi del 2024? Per me sì.
L’autrice riesce a fare una cosa che se riuscissimo a fare tuttə vivremmo un mondo un po’ più civile: criticare prendendo il buono di certe idee, capirne le motivazioni, non dire “oh signora mia lə giovani d’oggi: dove andremo a finire”.
Poi credo anch’io che esista questo abisso, questo mistero, questa roba che non capiamo, che noi persone abbiamo dentro.
E mi fa un po’ paura che proviamo a edulcorarla con i trigger warning, con il linguaggio inclusivo, con i safe space… Tutto molto bello, tutto molto giusto… Poi però cadiamo giù dal pero quando ci rendiamo conto che è la vita proprio a non poter essere safe. Però sì, prima si stava peggio. Questo sempre.
Se acquisti qualsiasi prodotto usando il link qui sopra, io riceverò una piccola percentuale (ma a te non aumenta il costo finale!). Ho scelto Libraccio perché vendono libri usati. Dare nuova vita alle parole, far girare la conoscenza, lo trovo sempre molto romantico.
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