Me l'avete chiesto in tantə: come ti organizzi per "costruire" i post? Con tantə intendo una persona sola, ma mi è sembrato carino accontentarla. Così oggi vi racconto come gestisco le mie fonti d'nformazione.Per le notizie, vai direttamente in fondo alla newsletter ⬇️.Per cosa mi servono le informazioniNe ho bisogno non solo per creare i contenuti di Diritti Sessuali e di prepinfo.it, ma anche per supportare le persone che mi/ci scrivono, disorientate da un sistema sanitario incapace di accogliere le loro richieste. Vediamo insieme gli strumenti che utilizzo per una dieta informativa utile ed esaustiva.GoogleÈ un suggerimento superbanale, ma funziona. Google infatti personalizza i risultati per far si che siano sempre più pertinenti al tema del quale ci occupiamo.Se un'informazione non ci quadra, possiamo consultare altri siti, più aggiornati e affidabili.Come si capisce se una fonte è affidabile?Lascio la parola a Corrado de Francesco. Il posto è vecchiotto, ma l'attenzione con il quale è scritto non è passata di moda.Informazioni complete e chiare sulle fonti riflettono uno stile di lavoro intellettuale capace di creare e diffondere conoscenza. Uno stile proprio di chi cerca la verifica da parte di chi li legge: perché è come se dicesse "questo è il percorso logico che mi ha portato qui: fallo anche tu e arriverai alle mie stesse conclusioni".Le fonti chiare e buoneCosa c'entrano i siti se oggi c'è Instagram?Quando succede è molto bello, ma mi è successo pochissime volte di scoprire tramite Instagram delle novità sulla salute sessuale: forse perché è materia che mastico abbastanza bene e dunque c'è poco che mi stupisce. Potrei sbagliarmi, ma le informazioni che circolano su Instagram vanno bene per chi vuole un'infarinatura generale o curiosità.Non tutte le persone hanno infatti voglia, tempo, costanza di diventare super esperte dell'argomento X. Esempio: non mi interessa approfondire a bomba l'antropologia, ma Caroloide mi ha fatto scoprire un bozzo di cose.Se vogliamo fare informazione, Instagram però non bastaNon basta per chi le informazioni le cerca, perché è un social che non tuttə usano, perché se una persona segue anche solo 500 profili è perfettamente normale che prima o poi le sfugga un nostro post.Ma Instagram non basta neppure per noi che le informazioni le creiamo. Almeno, a me non basta: non voglio essere vittima degli algoritmi social, non voglio creare contenuti solo perché devo, perché sennò rischio di sparire.Per svincolarsi da questa logica bisogna tornare ai siti, alle newsletter, ai canali proprietari insomma: sia come fonte di informazione, sia come contenitori del nostro lavoro.Per costruire contenuti utili abbiamo bisogno di entrarci con gambe, piedi, culo e cuore.Una volta si andava in biblioteca: oggi abbiamo Google, i siti, i PDF, i report, gli ebook, le biblioteche online, che ci permettono di avere un database d'informazioni organizzate che scavano in profondità.Ma come si fa a ricevere aggiornamenti dai siti senza consultarli ogni volta?C'è Feedly: è un aggregatore di contenuti. Una volta inserito il link del sito (anzi, più correttamente il feed RSS), riceveremo tutti i nuovi contenuti pubblicati.
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🐷 10-12 Come trovare informazioni per creare…
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Me l'avete chiesto in tantə: come ti organizzi per "costruire" i post? Con tantə intendo una persona sola, ma mi è sembrato carino accontentarla. Così oggi vi racconto come gestisco le mie fonti d'nformazione.Per le notizie, vai direttamente in fondo alla newsletter ⬇️.Per cosa mi servono le informazioniNe ho bisogno non solo per creare i contenuti di Diritti Sessuali e di prepinfo.it, ma anche per supportare le persone che mi/ci scrivono, disorientate da un sistema sanitario incapace di accogliere le loro richieste. Vediamo insieme gli strumenti che utilizzo per una dieta informativa utile ed esaustiva.GoogleÈ un suggerimento superbanale, ma funziona. Google infatti personalizza i risultati per far si che siano sempre più pertinenti al tema del quale ci occupiamo.Se un'informazione non ci quadra, possiamo consultare altri siti, più aggiornati e affidabili.Come si capisce se una fonte è affidabile?Lascio la parola a Corrado de Francesco. Il posto è vecchiotto, ma l'attenzione con il quale è scritto non è passata di moda.Informazioni complete e chiare sulle fonti riflettono uno stile di lavoro intellettuale capace di creare e diffondere conoscenza. Uno stile proprio di chi cerca la verifica da parte di chi li legge: perché è come se dicesse "questo è il percorso logico che mi ha portato qui: fallo anche tu e arriverai alle mie stesse conclusioni".Le fonti chiare e buoneCosa c'entrano i siti se oggi c'è Instagram?Quando succede è molto bello, ma mi è successo pochissime volte di scoprire tramite Instagram delle novità sulla salute sessuale: forse perché è materia che mastico abbastanza bene e dunque c'è poco che mi stupisce. Potrei sbagliarmi, ma le informazioni che circolano su Instagram vanno bene per chi vuole un'infarinatura generale o curiosità.Non tutte le persone hanno infatti voglia, tempo, costanza di diventare super esperte dell'argomento X. Esempio: non mi interessa approfondire a bomba l'antropologia, ma Caroloide mi ha fatto scoprire un bozzo di cose.Se vogliamo fare informazione, Instagram però non bastaNon basta per chi le informazioni le cerca, perché è un social che non tuttə usano, perché se una persona segue anche solo 500 profili è perfettamente normale che prima o poi le sfugga un nostro post.Ma Instagram non basta neppure per noi che le informazioni le creiamo. Almeno, a me non basta: non voglio essere vittima degli algoritmi social, non voglio creare contenuti solo perché devo, perché sennò rischio di sparire.Per svincolarsi da questa logica bisogna tornare ai siti, alle newsletter, ai canali proprietari insomma: sia come fonte di informazione, sia come contenitori del nostro lavoro.Per costruire contenuti utili abbiamo bisogno di entrarci con gambe, piedi, culo e cuore.Una volta si andava in biblioteca: oggi abbiamo Google, i siti, i PDF, i report, gli ebook, le biblioteche online, che ci permettono di avere un database d'informazioni organizzate che scavano in profondità.Ma come si fa a ricevere aggiornamenti dai siti senza consultarli ogni volta?C'è Feedly: è un aggregatore di contenuti. Una volta inserito il link del sito (anzi, più correttamente il feed RSS), riceveremo tutti i nuovi contenuti pubblicati.