HPV: quando fare i controlli per cervice e ano
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Ciao sono Marco, sostenitore entusiasta della libertà sessuale, presidente del Brescia Checkpoint, formatore, content creator e operatore alla pari.
Questa è Diritti sessuali: una volta alla settimana scopriremo dove testarci per HIV e le altre infezioni sessualmente trasmissibili (IST), come tutelare il nostro diritto alla salute e quali sono le ultime strategie di prevenzione e benessere sessuale.
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Non sto scherzando quando scrivo di prenderti tutto il tempo che vuoi. Lo so che è un post lunghissimo, ma per prenderci cura della nostra salute sessuale non bastano i reels. Possiamo semplificare quanto vogliamo e io ci ho provato, eccome se ci ho provato, ma l’HPV è davvero un circo di complessità a cui vale la pena dedicare la giusta attenzione.
HPV: Human Papilloma Virus
L'HPV è un virus estremamente comune che la maggior parte delle persone contrae nel corso della loro vita. Spesso è innocuo, non dà sintomi e si risolve spontaneamente. Ne esistono di moltissimi tipi (ceppi) e in alcune circostanze può indurre lievi alterazioni cellulari alla pelle e alle mucose: come le verruche ai piedi e i condilomi genitali.
Contro i ceppi più gravi a rischio oncologico al collo dell’utero e all’ano disponiamo di un vaccino preventivo e di controlli periodici estremamente efficaci.
Avere l’HPV non significa aver un tumore. Proprio perché esistono centinaia di ceppi, potremmo averne contratto uno innocuo oppure uno ad alto rischio che però non è detto si svilupperà in tumore
I ceppi HPV
L’American Cancer society parla addirittura di 200 tipi di HPV che vengono distinti con dei numeri. A secondo del ceppo, HPV può portare a:
verruche: sono un gran rottura, ma non sono pericolose. Purtroppo possiamo fare poco per proteggerci, visto questo tipo di HPV è l’unico a rimanere sulle superfici. Esempio: ho terminato il 2024 con una maledetta verruca sotto il piede destro, nonostante io stia sempre molto attento a indossare le ciabatte. Ci sono voluti 3 mesi e due visite dal podologo per eliminarla. Non esiste una cura definitiva e le verruche in teoria potrebbero ritornare. Poiché questo tipo di HPV non è un rischio, non ha neppure senso fare un test del DNA per identificarne il tipo.
condilomi ano-genitali. Sono i ceppi senza rischio oncologico, in genere il 6 e 11. Il preservativo ci protegge fino a un certo punto: trasmettendosi con il contatto della pelle, anche la masturbazione e il semplice sfiocarsi i genitali è un veicolo per l’infezione. Il nostro organismo li può debellare in automonia oppure si può ricorrere alla crioterapia. Anche in questo caso non esiste una cura definitiva. Possiamo contrarlo anche se la persona con cui facciamo sesso non ha sintomi e dunque anche noi possiamo esserne portatori senza saperlo.
Tumori HPV-correlati: I ceppi 16, 18, 31, 33 e 42 sono definitivi ad alto rischio oncologico e possono negli anni - ripeto, negli anni! - sviluppare forme tumorali alla cervice, all’ano e in maniera minore alla gola e al pene. Anche in questo caso il preservativo non ci protegge al 100%. Ed è qui che intervengono il vaccino e i controlli di screening.
Il vaccino HPV
Protegge da 9 ceppi, che possono sembrare pochi, ma sono quelli più pericolosi: il 6 e l’11 che fanno venire i condilomi e quelli ad alto rischio oncologico (16, 18, 31, 33, 45, 52, e 58)
In Italia il vaccino HPV è gratuito almeno fino ai 18 anni per gli uomini e almeno fino ai 26 anni per le donne. Si consiglia di vaccinarsi a 12 anni perché è probabile che non ci sia ancora stato un contatto con il virus attraverso rapporti sessuali (di qualsiasi tipo!), che come abbiamo visto è l’unico modo per contrarre condilomi e ceppi HPV che possono portare ai tumori.
L’Istituto superiore della sanità ha anche fatto un video per promuovere il vaccino tra le persone pre adolescenti
In alcune regioni la gratuità del vaccino è estesa a chi ha avuto lesioni precancerose CIN 2 e a popolazioni più a rischio. Come i maschi che fanno sesso con maschi, i quali sono più portati a contrarre un carcinoma anale HPV correlato, facendo oggettivamente più sesso anale rispetto alla popolazione generale.
Consulta il piano vaccinale della tua regione e il sito haiprenotatovero.it per scoprire se hai diritto alla gratuità
Screening HPV collo dell’utero (detto anche cervice)
Il tumore al collo dell’utero è causato al 100% dall’HPV. A prescindere dall’aver fatto la vaccinazione, vengono dunque offerti a tutte le donne e a tutte le persone con cervice con anagrafica femminile due tipi di screening:
Il Pap-test ogni 3 anni tra i 25 e i 30 anni per analizzare eventuali lesioni alla cervice;
dai 30 ai 65 anni ogni cinque anni l’HPV test per identificare se si è contratto HPV e di che tipo.
La notevole distanza temporale tra i test di screening è giustificata dal fatto che il processo di trasformazione dell’HPV in tumore del collo dell'utero è molto lento.
Sia con il test HPV sia col Pap-test si inserisce uno speculum nella vagina per visualizzare il collo dell’utero e raccoglie un piccolo campione di cellule con una spatolina. Il campione viene poi analizzato in laboratorio. Il test HPV cerca il virus, mentre il Pap-test osserva se le cellule sono normali o alterate.
In seguito a una possibile positività al pap test o all'HPV test, si procede con analisi più approfondite come la colposcopia e la biopsia, che permettono di identificare con precisione il tipo di HPV, la natura delle eventuali lesioni e intervenire in tempo.
Le tempistiche indicate sono per chi non ha sintomi e non ha precedenti con HPV. Se si ha storia pregresse di HPV, conizzazione ecc si entra all’interno di protocolli diversi con tempistiche diverse.
Iniziare lo screening prima dei 25 anni non è raccomandato, poiché in questa fascia d’età è più probabile individuare lesioni destinate a regredire spontaneamente. Questo comporterebbe una sovradiagnosi e trattamenti non necessari.
Dopo i 65 anni, se una donna ha eseguito regolarmente il Pap test o il test HPV con esiti negativi, il rischio di sviluppare un tumore del collo dell’utero nei decenni successivi è molto basso, grazie alla lenta evoluzione di questa patologia. Tuttavia, le donne che non si sono mai sottoposte a screening, pur non rientrando più nei programmi per età, dovrebbero effettuare almeno una volta il test HPV.
Lo screening è importante anche per le donne che hanno rapporti sessuali con altre donne. In questi casi sono stati comunque riscontrati casi di lesioni e tumori del collo dell’utero: per questo, i controlli sono raccomandati anche per loro.
Nonostante persistano differenze regionali nelle procedure di screening, ogni Azienda Sanitaria Locale (ASL) dovrebbero inviare una comunicazione a casa per informare della campagna di screening, che è sempre gratuita in occasione dell'invito.
I maschi trans con la rettifica del documenti sono esclusi dalla campagna di screening. Esempio virtuoso è l’AUSL di Bologna che ha creato uno sportello HPV per la popolazione trans.
Screening carcinoma anale: le linee guida
Ho scoperto l’esistenza delle linee guida dell’International Anal Neoplasia Society grazie a un incontro del Milano Checkpoint: me le ero completamente perse, ma neppure la nostra bolla transfemminista si è impegnata per farcele scoprire.
Lo screening per il caricinoma anale si svolge più o meno come un Pap-test e finalmente abbiamo delle indicazioni per farlo in base ai fattori di rischio:
a partire dai 35 anni per uomini che fanno sesso con uomini (MSM) che vivovo con HIV e donne transgender che vivono con HIV
dai 45 anni per tutte le altre persone che vivono con HIV (compresi i maschi etero e le donne etero), per gli MSM e le donne transgender che non vivono con HIV e per altre condizioni sanitarie a rischio
Gli MSM e le donne transgender hanno la precedenza perché gli studi dimostrano che sono più rischio di carcinoma anale (sempre per quella storia che fanno più sesso anale). Le persone che vivono con HIV, invece, perché presentano un rischio maggiore di sviluppare carcinoma anale, correlato a una potenziale compromissione del sistema immunitario.
Oltre a queste popolazioni, io valuterei di includere nello screening dopo i 45 anni qualsiasi persona che ha rapporti anali ricettivi, visto che - come ripetiamo spesso - le infezioni non discriminano.
Io avrei finito, ma ti conosco mascherina e so che hai ancora tante domande sull’HPV.
Nel 2005 mi hanno infilato un dito nel sedere: quando compio 45 anni devo fare lo screening per il carcinoma anale?
Se si tratta di pochi episodi isolati, ti direi che non ha molto senso. Se invece hai regolarmente rapporti sessuali che coinvolgono il tuo ano - anche se sei un maschio etero, una donna etero o qualunque sia la tua identità e orientamento - allora forse vale la pena considerare lo screening dopo i 45 anni.
Al momento in Italia è gratuito solo per persone che vivono con HIV, ma speriamo che con l’evolvere delle evidenze scientifiche si amplierà la gratuità.
Per gola e pene esistono screening?
Al momento non abbiamo test validi per controllare HPV alla gola e al pene in assenza di sintomi. La maggior parte dei tumori del pene inizia sulla pelle e così possono essere trovati precocemente. Come precocemente può essere scoperto il tumore alla gola, durante le visite di routine dal dentista.
Ho più di 26 anni: il vaccino è consigliato? Perché non è gratuito senza limiti d’età?
Le opinioni sulla gratuità sono contrastanti, perché la protezione offerta dal vaccino potrebbe essere inferiore rispetto a quella garantita se somministrato durante la pre adolescenza.
Come direbbe
la coperta è corta e la sanità si deve dare delle priorità, quanto meno fino a quando non scadrà il brevetto (nel 2028, pare) e il vaccino HPV avrà prezzi più ragionevoli. Oggi parliamo di quasi 300 euro su tre dosi in totale.In Trentino si è scelto di estendere la gratuita fino ai 40 anni per le donne e i 30 per gli uomini. In Lombardia fino ai 26 per tutte le persone, per MSM, per sex worker e per chi ha comportamenti a rischio della sfera sessuale di entrambi i sessi.
Non ha molto senso parlare di comportamenti a rischio per HPV. Tutte le persone sessualmente attive sono a rischio HPV perché il preservativo non protegge al 100%: HPV si trasmette anche col contatto.
La scelta della Lombardia mi sembra un buon compromesso tra una gratuità universale senza limiti d’età per il vaccino HPV, per la quale abbiamo poche evidenze scientifiche, e risparmiare risorse.
E a proposito di vaccini… Questa domenica siamo a Ome a fare test HIV e sifilide e l’ASST farà i vaccini gratis!
Ho l’HPV: devo cambiare le mie abitudini sessuali?
Il fatto di avere un’infezione da HPV non deve portare a un cambiamento delle abitudini sessuali, al di là delle raccomandazioni usuali riguardanti la prevenzione di nuove infezioni sessualmente trasmissibili. L’infezione HPV è infatti molto comune, la trasmissione al proprio compagno o compagna può sfuggire a ognuna delle misure che potremmo mettere in atto e, infine, non provoca alcuna conseguenza nella maggioranza dei casi.
Quest’ultima risposta l’ho copiata pari pari da 100 Domande sull’HPV: sono 72 pagine ma che ti consiglio di leggere perché chiariscono davvero tutti i dubbi.
Magari un altro giorno: se sei arrivatə fin qui hai già fatto tanto per la tua salute sessuale.
Se hai il sospetto di avere un condiloma, ti consiglio di andare in un centro IST: spesso i dermatologi e ginecologici (purtroppo) non sempre sono sul pezzo. Il centro saprà indirizzarti ai professionisti giusti
Dove testarci per HIV e Infezioni sessualmente trasmissibili (IST)
Nell’elenco ho privilegiato i centri gestiti da associazioni, in un ambiente informale, friendly ed extra ospedaliero (si chiamano checkpoint). Sono quelli col cuore blu 💙
Altri link utili
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Emilia Romagna: da maggio i farmaci essenziali (ricetta rossa) costano fino a un massimo di 4 euro a ricetta
Sono previste numerose esenzioni e il ticket sui farmaci che prima erano completamente rimborsati dalla Regione è stato messo per garantire la sostenibilità del sistema sanitario regionale, anche a fronte dell’aumento della spesa farmaceutica.
Per quanto sia una scelta impopolare, mi sembra sensata, visto le precarie condizioni della sanità.
Nel mondo dei Puffi la sanità dovrebbe essere gratis sempre. Nel mondo reale forse è solo un’utopia.
La casa farmaceutica Gilead ha violato le regole pubblicitarie con la sponsorizzazione del Wi-Fi ad una conferenza (Fierce Pharma)
L'articolo non lo dice, ma la conferenza era EACS2023, la conferenza europea HIV a Varsavia. Io c'ero e mi ero ovviamente lamentato del fatto che per la community non ci fosse il cibo gratis (ma i mega cartelloni delle case farmaceutiche c'erano eccome)
Puglia: è costituzionale l’obbligo informativo sul vaccino HPV per iscriversi a scuola e all’università
Si potrà rifiutare la vaccinazione, ma si dovrà dimostrare di avere svolto un colloquio informativo con l’ASL. Questo per garantire che chiunque abbia accesso alle informazioni sul vaccino HPV, che protegge dai ceppi potenzialmente cancerogeni del papilloma virus (consiglio regionale Puglia)
Gepotidacin: un antibiotico contro le infezioni urinarie si è dimostrato efficace anche contro la gonnorea
È stato appena approvato negli USA e entro fine anno potrebbe essere autorizzato anche contro la gonorrea (contagionlive)
Referendum 2025, urne aperte 8 e 9 giugno. Si vota per i diritti dei lavori e delle lavoratrici e per chi ha sempre vissuto in Italia ma non è considerato cittadini italiano
Se sei in zona Brescia/lago di Garda, andiamo a votare insieme, se ti va.
La contenzione fisica in ospedale non è un atto medico ma una privazione della libertà di
80 anni di Pippi Calzelunghe, di
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