L’mpox (ex vaiolo delle scimmie) è roba da gay?
Un po' sì (ma non solo). I motivi sono epidemiologici e culturali
Settimana scorsa sono stato a Genova per Futuro Imprevisto, il convegno organizzato dalla Rete di Studi di Genere, Intersex, Femministi, Transfemministi e sulla Sessualità. Ti lascio qui sotto il mio intervento.
Ho provato a non dar niente per scontato: se ti sei appena iscrittə e qualcosa non ti è chiaro, lascia pure un commento oppure rispondi a questa mail :)
Vaiolo delle scimmie: tra orgoglio, vergogna e cura
Oggi sono qui per confrontarvi con voi su uno spettro che l’estate scorsa si aggirava per l’Europa: il vaiolo delle scimmie. Anzi, mpox come si chiama oggi.
L’mpox è un’infezione che ha un’incubazione di circa due settimane, si manifesta con febbre, ingrossamento dei linfonodi e pustole che evolvono in croste. I sintomi sono lievi e la maggior parte delle persone guarisce quando cadono le croste, senza bisogno di medicinali specifici.
Lo scorso luglio a Milano Il tasso di ospedalizzazione per questo tipo di problematiche era del 10%. Problematiche comunque trattabili e risolvibili.
Il virus è poco contagioso: per trasmettersi richiede un contatto stretto e prolungato faccia/faccia o pelle/pelle. Il sesso non è ovviamente l’unica via di trasmissione, ma è innegabile che rappresenti una via privilegiata.
Per non alimentare le discriminazioni, dicevano che l’mpox riguardasse chiunque avesse rapporti sessuali o contatti molto stretti.
I dati epidemiologici evidenziano chiaramente il contrario.
Se per l’HIV oggi possiamo dire senza alcun dubbio che quello che conta è il comportamento a rischio (fare sesso senza preservativo o senza PrEP con una persona con HIV non in terapia), per l’mpox si era altamente più a rischio se si era persone che si identificano come maschi che fanno sesso con maschi. In breve MSM. Si preferisce usare questa definizione al posto di gay perché MSM include anche i maschi bisessuali e si focalizza sul comportamento e non tanto sull’orientamento.
Guardiamo i dati disponibili a fine gennaio scorso:
l’organizzazione mondiale della sanità riportava che, in tutto il mondo, tra i casi nei quali era noto il comportamento sessuale, l'84,3% di casi era tra MSM;
solo in Europa abbiamo avuto 10mila casi tra MSM e 400 casi tra persone che si identificano come eterosessuali;
in Italia non abbiamo dati di questo tipo, ma quelli che abbiamo sembrano parlare chiaro: 954 casi, dei quali 940 di persone assegnate maschi alla nascita e solo 14 di persone assegnate femmine alla nascita.
Se è vero che i virus non hanno il cervello per discriminare, che i dati possono essere sottostimati, è innegabile che la stragrande maggioranza di casi per mpox sia stata nella comunità MSM. Perché?
Possiamo tracciare tre ragioni principali;
la comunità MSM è semichiusa e ha contatti sessuali principalmente solo con altri MSM. E’ normale che in una prima fase il virus circoli soprattutto in questa comunità, prima di fare il "salto" e cominciare a diffondersi anche nel resto della popolazione;
la comunità MSM tende a testarsi di più. Se si testa di più, è più facile che ci siano diagnosi quasi solo in questa comunità;
come fa sesso una parte della popolazione MSM. I cruising/battuage li abbiamo inventati noi: fare sesso occasionale anonimo, spesso di gruppo, in locali o all’aperto. Questo tipo di comportamento porta a esporsi maggiormente a infezioni come l'mpox. L’uso del preservativo riduce, ma non annulla la possibilità di contrarlo. Inoltre non è sempre facile proteggersi in un’orgia con 20 persone.
Una delle cause di diffusione dell’mpox in Europa è stato il Pride di Maspalomas nelle Canarie, meta famosa per locali e spiagge dove gli MSM fanno sesso.
L’estate scorsa c’è stata una chiamata alle armi all’urlo froce di tutto il mondo unitevi e noi froce abbiamo fatto quello che facciamo sempre: ci siamo rimboccate le maniche, abbiamo informato, ci siamo prese cura della comunità e sollecitato i governi a far partire la campagna vaccinale.
In Italia nella circolare del Ministero della Salute veniva esplicitato come il vaccino dovesse essere offerto alle categorie ad alto rischio di MSM con uno di questi comportamenti: più partner sessuali, sesso di gruppo, frequentazione di cruising e chemsex.
Non aveva senso offrire il vaccino a chiunque: un po’ per la scarsità di dosi disponibili, ma soprattutto perché - come abbiamo visto - l’infezione stava circolando tra MSM che avevano quel tipo di comportamenti. Andando ad agire in maniera mirata, si sarebbe evitato che il virus si diffondesse anche in altri contesti.
E così è stato. In Italia gli effetti positivi di queste scelte si sono visti quasi subito: a luglio c’era una novantina di casi settimanali. A fine settembre una quindicina. Oggi siamo praticamente a zero nuovi casi settimanali.
Il merito è dell’ottimo lavoro di comunicazione di associazioni come il Milano Checkpoint e di altri gruppi LGBT+ milanesi, città dove era concentrato quasi il 50% dei casi italiani. Hanno incoraggiato gli MSM più a rischio a vaccinarsi come azione di cura verso se stessi e gli altri e consigliato di evitare contatti sessuali nel caso di sintomi.
C’è chi ha letto quella circolare con orgoglio: si è sentito visto, ha rivendicato la sua sessualità e preteso che le istituzioni la tutelassero.
Un’altra parte della comunità è invece inorridita di fronte a quel “categorie ad alto rischio”: l’ennesimo stigma che si abbatte su di noi, a suon di hashtag #gayoloscimmie su Twitter. Un orrore legittimo, ma che a volte ha negato l’evidenza, rischiando così di non tutelare davvero chi era più a rischio: gli MSM.
Perché le nostre comunità non riconoscono che le dinamiche dei cruising portano una parte degli MSM a essere più a rischio di infezioni?
Perché questo rimosso collettivo? Ci vergogniamo? Cosa c’è di male nel fare sesso e nel prendersi un’infezione? Perché abbiamo così paura della fragilità dei corpi che godono?
Non dovremmo avere più paura e schifo dell’ingiusta distribuzione del vaccino mpox? Ad agosto gli Stati Uniti, con il 36% di diagnosi, avevano l’80% della fornitura mondiale di vaccino. Il continente africano ha ricevuto le prime dosi solo a dicembre scorso, nonostante in stati come Ghana e Nigeria l’mpox sia endemico da anni.
In Italia in teoria il governo dovrebbe aver inviato dosi a tutte le regioni, suddividendole in base al numero di casi. In pratica, però, ancora oggi arrivano segnalazioni di aree nelle quali la campagna vaccinale non è mai iniziata. Questo problema non si limita solo all’mpox, ma anche all’accesso alla PrEP e in alcune zone è difficile fare anche un test HIV anonimo.
L’estate scorsa, nell’agitazione generale delle infezioni mpox che salivano, non abbiamo avuto modo di confrontarci, di dare spazio anche alla stanchezza di essere sempre al centro di contagi per via sessuale.
Ce lo prendiamo questo spazio? Ne iniziamo a parlare?
Ringrazio Nadia per aver riletto l’intervento 💙. Ogni eventuale refuso è colpa mia :)
Gli MSM sono più esposti all’mpox, ma questo non è una giustificazione
per discriminare;
per ritenere che anche altre infezioni sessualmente trasmissibili (IST) riguardino solo questa comunità.
🔥Le IST riguardano chiunque faccia sesso. E a tal proposito:
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Li conosco personalmente. Sono pazzeskə💙
Ancora due cose sull’mpox, poi basta:
💪Usciti i primi risultati del vaccino mpox nel mondo reale: anche una sola dose riduce dell'86% il rischio di infezione
💪A Cosenza finalmente parte la vaccinazione mpox: contatta lo 0984 8933574 o scrivi a igienepubblica@aspcs.it. (via Arcigay Cosenza)
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👉Aborto: nessunə può negarti il certificato! Scarica il facsimile e leggi il post di IVGStobenissimo.
👉Contraccezione: 800 mila dollari per studiar quella non ormonale per uomini cis e persone col pene;
👉 Prevenzione HIV: Gli impianti sottocutanei della PrEP a super lunga durata (6 mesi) sono risultati efficaci sulle femmine di macaco;
👉 Gonorrea: i dati europei;
👉 Epatite B: nel Regno Unito eliminata la trasmissione epatite B da madre a figlio. In Italia il vaccino è gratis per tuttə. Se sei natə dopo il 1979 dovresti averlo già fatto;
👉Coming out: il calciatore Jakub Jankto ha detto di essere gay.
Bastian, grazie per il gran lavoro che fai con la tua newsletter 🩵 (e che sorpresa mi hai appena fatto citando Ojalá!)