Il Regno Unito consiglia il vaccino meningococco B per ridurre il rischio di contrarre la Gonorrea

Un altro strumento per ridurre le infezioni e tutelare la salute collettiva

Il weekend scorso si è svolto il PrEPCAMP, una tre giorni di formazione e confronto sulla promozione della salute sessuale nel proprio territorio. L’abbiamo organizzato noi di PrEP in Italia insieme a PLUS Roma e lə partecipanti veniva da tutta Italia: è stato magico, come ho dichiarato a Gay.it.

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È notizia fresca fresca di ieri pomeriggio: la commissione indipendente per i vaccini del Regno Unito consiglia il vaccino meningococco B come prevenzione per la gonorrea. Ma andiamo con ordine.

Cos’è la Gonorrea

È un’infezione sessualmente trasmissibile causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae e si può contrarre attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale: vaginale, anale e orale.

I sintomi più comuni sono bruciore ai genitali e secrezioni giallo-verdastra, ma molto spesso è asintomatica.

Se non curata con gli antibiotici appropriati - un’iniezione ceftriaxone e una dose di azitromicina per bocca -, può portare alla malattia infiammatoria pelvica e all’infertilità.

Test per la gonorrea

Come ripetiamo sempre fino alla nausea: l'importante è fare test periodici, in modo tale da curare l’infezione e non trasmettere ad altrə. Periodici a seconda di ogni quanto facciamo sesso.

In assenza di sintomi e se non fai sesso tutte le settimane, consiglio di farli ogni sei mesi/un anno.

I test per la gonorrea sono tamponi anali, in bocca e nella vulva (anche se si se stanno studiando dei tamponi). Per il pene invece sono efficaci anche le urine.

Dove testarci per HIV e Infezioni sessualmente trasmissibili (IST)

L’antibiotico resistenza

L’antibiotico resistenza non riguarda solo le IST, ma tutti gli antibiotici, tant’è che l’OMS ha fatto un mega manuale sul loro uso corretto.

Per quanto riguarda la gonorrea stanno aumentando i casi di resistenza a diversi trattamenti. Ed è qui che entra in gioco il vaccino meningococco B.

Il vaccino per il meningococco B e la Gonorrea

La Meningite B si trasmette con contatto ravvicinato con la saliva o le secrezioni respiratorie e può causare un'infezione delle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale. Sono più a rischio lə bambinə sotto un anno d’età e infatti in Italia è offerto a tuttə lə natə a partire dal 2017.

La gonorrea e il meningococco B sono “parenti”: tra l’80/90% dei loro geni derivano da un'unica sequenza progenitrice e questo comporta che

Il vaccinomeningococco B (4CMenB, nome commerciale Bexsero) offre una protezione del 30/40% anche contro la gonorrea

Forse poco, ma visto il problema dell’antibiotico resistenza e l’aumento di casi di gonorrea, la commissione indipendente per i vaccini del Regno Unito (JCVI) ha consigliato che è opportuno iniziare una campagna vaccinale rivolta alle persone più a rischio.

Come mi ha confermato su Instagram l’associazione britannica per la salute sessuale, è la prima volta che un organo ufficiale prende posizione su questo argomento.

JCVI sottolinea che

• nonostante la popolazione di maschi che fanno sesso con maschi presenti più casi di gonorrea, l’offerta del vaccino dovrebbe basarsi anche sul rischio individuale a prescindere dall’orientamento sessuale (una IST recente, rapporti sessuali a rischio con più persone)

• le persone a cui viene proposta la vaccinazione devono essere consapevole che non garantisce una protezione completa

• il vantaggio principale di questo programma di vaccinazione è atteso a livello comunitario, con una riduzione significativa del numero di casi complessivi

• nelle persone con un’infezione da gonorrea in corso, la vaccinazione va rimandata una volta guarite

E in Italia? Ha senso vaccinarsi?

Al di fuori della nostra bolla di fissatə sulla salute sessuale e di alcuni articoli sulla stampa specializzata, non sono a conoscenza di istituzioni o società scientifiche italiane che abbiano rilasciato linee guida.

Come già detto, in Italia il vaccino è gratuito solo per lə bambinə o in presenza di determinate patologie. Il costo in regime di copagamento è intorno a circa 150/160 euro per le due dosi in totale, quanto meno facendo una rapida ricerca su Google. Per sapere il costo effettivo contatta il centro vaccinale più vicino.

Ha senso investire questi soldi? Per me sì, ma è una scelta personale che deve valutare costi e benefici, in base alle nostre disponibilità economiche e a ogni quanto ci esponiamo al rischio di gonorrea.

Le altre ricerche sulla prevenzione per la Gonorrea

In inglese si chiama pipeline: l’insieme di farmaci/vaccini/strumenti di prevenzione che l’industria farmaceutica e gli istituti di ricerca stanno studiando per una particolare infezione o patologia. Nel caso della Gonorrea al momento la pipeline è:

• un vaccino mRNA sviluppato da un’azienda danese e una sud africana

• un vaccino intranasale, i cui dati preclinici sono promettenti

• la zoliflodacina orale, un nuovo antibiotico che potrebbe essere commercializzato già nel 2025. È stato finanziato da una organizzazione senza scopo di lucro

• il vaccino della GSK: gli USA hanno accelerato il processo di autorizzazione perché lo ritiene importante per la salute pubblica

E ovviamente in questo elenco potrei essermi dimenticato qualcosa.

Tu come tradurresti pipeline? A me non viene in mente niente. Rispondi a questa mail o lascia un commento al post 💙

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