Come ci proteggeremo in futuro?
Lo stato dell'arte degli strumenti di prevenzione HIV/IST già disponibili e quelli in fase di sviluppo (aggiornamento fine 2023)
Inizia il tour del libro Sierocoinvoltə. La rivoluzione sessuale riparte dall’HIV. Il 18 dicembre saremo a Roma, il 19 a Bologna, il 20 a Milano, il 21 a Torino e il 22 a Genova.
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Questa è l’ultima newsletter dell’anno e mi piacerebbe inaugurare una tradizione: ogni fine dicembre illustrare lo stato dell’arte della prevenzione HIV/IST, ovvero il punto della situazione degli strumenti che possiamo già utilizzare e quelli che invece l’industria farmaceutica e gli istituti di ricerca stanno studiando e sviluppando (in inglese si chiama pipeline).
Per forza di cose sarà un elenco non esaustivo, lunghissimo e forse per moltə di voi anche scontato, ma mi sono sforzato tantissimo per renderlo il più accessibile e semplice possibile.
Gli strumenti “classici”
Nei rapporti orali e penetrativi hanno un’altissima efficacia contro molte IST, ma non garantiscono completa protezione da infezioni che si trasmettono anche col contatto con la pelle, come HPV ed Herpes. Sono strumenti acquistabili in farmacia e su internet e in alcune regioni gratis anche nei consultori:
preservativo per pene
preservativo per vagina e ano (anche chiamato preservativo femminile o femidom)
I vaccini a disposizione in Italia
Vaccino HPV: protegge dai ceppi più pericolosi
È gratuito per tuttə a partire dagli 11 anni, in molte regioni fino ai 18 e per alcune popolazioni più a rischio. Scopri di più su haiprenotatovero.it.
Vaccino epatite B
Gratuito e obbligatorio per le persone nate dopo il 1979
Vaccino Epatite A
Gratuito per maschi che fanno sesso con maschi (MSM) perché si trasmette soprattutto con il sesso anale e al momento è un’infezione che circola soprattutto in questa comunità. Vista la non pericolosità dell’epatite A e fatta una valutazione costi-benefici-rischi, si è deciso - per me giustamente - di non estendere la gratuità a tutta la popolazione.
Consulta il centro vaccinale più vicino per sapere se hai diritto alla gratuità
HIV: strumenti di prevenzione già approvati in Italia
TasP: terapia come prevenzione - Treatment as Prevention (U=U)
Le persone con HIV che seguono la terapia farmacologia hanno livelli non rilevabili del virus nel sangue e non possono trasmettere l’HIV ad altre persone, nemmeno attraverso rapporti sessuali non protetti. Va da sé che la terapia è il principale strumento di prevenzione per ferma la catena dei contagi. L’importante è dunque testarsi per sapere di aver contratto l’HIV.
PEP: profilassi post esposizione
Se meno di due giorni fa hai avuto un rapporto a rischio HIV, puoi andare in un pronto soccorso e richiedere la PEP, la profilassi post esposizione.
PrEP orale TDF/FTC
La PrEP invece si assume prima e dopo un rapporto sessuale. Da noi è approvata solo la PrEP coi principi attivi Tenofovir disoproxil (TDF) e emtricitabina (FTC). Il nome commerciale è Truvada® prodotto dalla Gilead, ma in Italia è distribuito gratuitamente il generico, attraverso prescrizione di unə infettivologə.
HIV: strumenti di prevenzione approvati all’estero
PrEP iniettabile ogni due mesi (Cabotegravir)
In vendita solo negli USA (nome commerciale Apretude®), ma da settembre 2023 è autorizzato al commercio anche in Europa. Adesso i singoli stati e ViiV Healthercare che lo produce devono contrattare il prezzo o la rimborsabilità. Il costa annuale negli USA di aggira intorno ai 22mila dollari. ViiV ha firmato un accordo per consentire la produzione del farmaco nei paesi a basso reddito e potrebbe costare intorno ai 63 dollari l’anno.
PrEP orale TAF/FTC
Autorizzata solo negli USA (nome commerciale Descovy®) e studiata solo su persone con pene con assunzione quotidiana. È simile alla PrEP autorizzata in Italia, ma il Tenofovir Alafenamide (TAF) è una versione “pro” del Tenofovir disoproxil (TDF), utile per chi ha problemi ai reni e non può assumere la PrEP TDF/FTC.
PrEP Anello Vaginale (dapivirine ring - DVR)
Autorizzato solo in 11 stati africani e disponibile in 6, dura un mese e garantisce un efficacia di protezione intorno al 30-50%. Al momento non sembra prevista la richiesta di autorizzazione in Europa.
PIP (PEP In your Pocket)
Avere in tasca la PEP dopo un rapporto a rischio senza dover andare in pronto soccorso potrebbe diventare un nuovo strumento di prevenzione, soprattutto per chi ha pochi rapporti a rischi l'anno. È stata sperimentata in Canada.
HIV: strumenti di prevenzione in fase di sviluppo
PrEP iniettabile ogni 6 mesi (Lenacapavir)
Prodotto dalla Gilead con il nome commerciale Sunlenca®, al momento è usato solo come terapia per HIV multiresistente. Come PrEP sono all’attivo due studi in frase tre e a ottobre 2023 Gilead ha annunciato che ne partirà anche uno in Francia e Regno Unito.
Pillola dalla doppia protezione - Dual Prevention Pill (DPP)
Questa è una bomba: una pillola giornaliera che protegge dall’HIV e non fa rimanere incintə. LA DDP infatti combina la PrEP TDF/FTC con il contracettivo orale Levonorgestrel e Etinilestradiolo Aurobindo. La sta sviluppando un consorzio di enti pubblici e privati e nel 2024 potrebbe essere già chiesta l’autorizzazione negli USA.
PrEP impianto sottocutaneo dalla durata di un anno - Islatravir
A gennaio 2024 dovrebbe partire uno studio della Merck Sharp & Dohme
PrEP doccino rettale al bisogno
Farsi il doccino significa pulire l’ano internamente prima di fare sesso anale. Perché non sfruttare questa pratica per proteggerci anche dall’HIV?
Inserti vaginali, anelli, pellicole per proteggere da HIV persone con la vulva: gli studi del progetto Matrix
HIV: vaccini e cura
Per gli studi sulla cura rimando alla pipeline del Treatment Action Group, dedicata alla memoria di Giulio Maria Corbelli.
Ci sono almeno 10 studi in fase uno per un vaccino HIV, alcuni con mRNA. Il San Raffaele di Milano ha inoltre iniziato uno studio clinico per testare un vaccino terapeutico contro l’HIV, con lo scopo di portare a un efficace riconoscimento del virus e al controllo dell’infezione.
Doxy-PEP per clamidia, sifilide e gonorrea
Sono tutte e tre infezioni batteriche curabili, ma spesso asintomatiche.
La doxy-PEP sono 200 mg di Doxiciclina assunti dalle 24 alle 72 ore dopo un rapporto a rischio per ridurre del 70-80% la possibilità di contrarre clamidia e sifilide e del 50% la gonorrea. Per ora gli studi dimostrano che è efficace solo per persone con pene e se ne raccomanda quando si hanno più partner in poco tempo, ad esempio se si hanno avuto più di 5 partner in 48 ore. Inoltre è consigliata non assumerla spesso, perché non è ancora chiaro se un uso massiccio potrebbe sviluppare antibioticoresistenza.
La Doxiciclina è infatti un antibiotico, che in Italia si compra in farmacia con la prescrizione medica. Al di fuori dei reparti di malattie infettive, il suo utilizzo come doxy-PEP è praticamente sconosciuto.
Gonorrea: un vaccino a protezione parziale e tanti altri in ballo, si spera
Il vaccinomeningococco B (4CMenB, nome commerciale Bexsero) potrebbe garantire una protezione del 30/40% anche contro la gonorrea. Tant’è che la commissione vaccini del Regno Unito ha consigliato il governo di vaccinare chi è più a rischio. Ma sono tanti gli studi in ballo:
un vaccino mRNA sviluppato da un’azienda danese e una sud africana
un vaccino intranasale, i cui dati preclinici sono promettenti
la zoliflodacina orale, un nuovo antibiotico che potrebbe essere commercializzato già nel 2025. È stato finanziato da una organizzazione senza scopo di lucro
il vaccino della GSK: gli USA hanno accelerato il processo di sviluppo perché ritenuto importante per la salute pubblica
Clamidia & Sifilide: poco e niente all’orizzonte
Lo Statens Serum Institut del Ministero della salute danese ha completato gli studi clinici primari per un potenziale vaccino per la clamidia
A marzo 2023 l’istituto statunitense per le allergie e le malattie infettive ha aperto un bando per sviluppare un vaccino e in un’università canadese ha ricevuto 2 milioni di dollari per studiarne un altro
Herpes Genitale
L’herpes è una gran rottura perché si trasmette anche con il contatto con la pelle e al momento non esiste una cura definitiva.
Come ci ha raccontato Sha è possibile trattare la fase attiva con la consapevolezza che il virus potrà alternare periodi silenti a riattivazioni.
Precision vaccinations elenca un bel po’ di studi per un vaccino sia di prevenzione che di cura, ma non tutti sono aggiornati.
Ultimo strumento di prevenzione, ma non meno importante: il test.
Solo grazie ai test possiamo sapere di aver contratto un’infezione, trattarla e fermare la catena dei contagi
Alcune risorse finali
Il database degli strumenti degli strumenti di prevenzione multiuso (MPT) in fase di sviluppo
La lista delle sperimentazioni cliniche sulla prevenzione IST
L’elenco dei diversi tipi di PrEP
Ci leggiamo a gennaio. Buone feste 💙
E grazie per quest’anno. Siamo partitə con poco più di 80 iscrittə e siamo arrivatə a più di 600!