Il 2023 è iniziato con una delusione: il vaccino sperimentale Mosaico si è dimostrato non efficace nel proteggere dall’HIV. Uno studio che io conosco bene, visto che ero una delle cavie. E termina con un’altra delusione: anche lo studio PrEPVacc è stato interrotto per inefficacia.
La notizia è di ieri, annunciata in una sessione speciale dell’International Conference on AIDS and STIs in Africa tenutasi a Harare, nello Zimbabwe.
Dopo la revisione dei dati da parte di un comitato indipendente, il team di lavoro ha deciso d’interrompere le vaccinazioni.
PrEPVacc era un progetto ambizioso perché combinava la sperimentazione di due vaccini HIV con l’offerta della PrEP orale.
Guidato da ricercatorə africani con il supporto finanziario dell’Unione Europea, lo studio è stato condotto nell’Est e nel Sud dell’Africa con 1.500 partecipanti. A loro poteva essere somministrato o il placebo o quattro iniezioni di uno di questi due vaccini sperimentali:
un vaccino che combina il DNA con un vaccino a base di proteine
un vaccino che combina DNA, MVA (un virus del vaiolo indebolito) e un vaccino a base di proteine
Entrambi sono stati valutati poco efficaci e questa parte dello studio è stata terminata in anticipo.
Dopo due settimane dalla terza iniezione, allə partecipanti è stata anche offerta la possibilità di iniziare la PrEP orale, con lo scopo di valutare se il Descovy® sia efficace tanto quanto il Truvada® nel proteggere dall’HIV.
Il Truvada® è la PrEP “classica”, autorizzata anche in Italia. Il Descovy® invece è autorizzato solo negli USA, studiato solo su persone con pene e solo con assunzione quotidiana.
Questo braccio dello studio non sarà interrotto, e per fortuna. L’87% delle partecipanti sono infatti donne cisgender. Sarà interessante vedere i risultati di efficacia del Descovy® in questa popolazione.
I dati dello studio saranno pubblicati nella seconda metà del 2024, ad AIDS2024 a Monaco o a HIVR4P a Lima?
Ma l’esperienza del PrEPVacc non è tutta da buttare: una parte fondamentale del progetto è stata quella di rendere autonimi gli studi di ricerca africani e promuovere futurə ricercatricə.
A oggi ci sono all’attivo almeno 10 studi in fase uno per un vaccino HIV, molti anche con mRNA. Il San Raffaele di Milano ha inoltre iniziato uno studio clinico per testare un vaccino terapeutico contro l’HIV, con lo scopo di portare a un efficace riconoscimento del virus e al controllo dell’infezione.
Le speranze ci sono, ma da sole non bastano.
Ripeto sempre le stesse cose, che noia. Abbiamo già tutti gli strumenti per azzerare le nuove infezioni HIV: preservativo, PrEP, PEP, Terapia come prevenzione (TasP). Bisogna solo renderli disponibili per tutte le persone e in tutto il mondo.
Abbiamo scritto un libro, con PrEP in Italia e Conigli Bianchi:
Sierocoinvoltə. La rivoluzione sessuale riparte dall’HIV: un racconto collettivo pensato come un viaggio nel Paese delle Meraviglie: vi ritroverete nei panni di un’Alice curiosa, in una Wonderland piena di perché ancora da sciogliere.
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Nei commenti ho fatto un po’ il polemico, ma il video è super interessante
Se vivi in zona Brescia/Milano/Lago di Garda, possiamo metterci d’accordo e andare a testarci insieme 💙
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