La mia storia con l’herpes genitale
Ogni santo ha un passato, ma ogni peccatore ha un futuro 👼
Questa volta do la parola a Sha, che ci racconta la sua esperienza con l’herpes genitale. La newsletter Diritti Sessuali è sempre pronta ad accogliere testimonianze, scoperte e novità sulla salute sessuale. Scrivimi
Il primo sfogo dell’infezione è sempre abbastanza traumatico, specialmente se coglie di sorpresa, per questo è importante essere qui a parlarne e decostruire tutto lo stigma che le IST (Infezioni sessualmente trasmissibili) si portano dietro.
Non esiste un solo modo per venire a contatto con l’herpes genitale, e anche se fosse, non smetteremo di certo di fare monellerie ed esprimerci liberamente nei rapporti con chi vogliamo, quindi meglio liberarci da subito di stereotipi, preconcetti e del velo pietoso della vergogna che non aiuta, ma anzi fa solo danni.
L’herpes genitale è un’infezione virale causata dal virus Herpes Simplex, nome scientifico HSV, che causa la comparsa di un’infiammazione, formazioni di vesciche e ulcere, in prossimità e all’interno delle mucose. Ne esistono due sottotipi:
HSV-1: ovvero l’herpes labiale, si trasmette principalmente per contatto orale e provoca infezione alle labbra, all’interno della bocca e agli occhi. Può provocare infezione anche a livello genitale. Questo tipo è il più diffuso a livello mondiale.
HSV-2: è l’herpes genitale, si trasmette attraverso il contatto delle mucose genitali, e provoca l’infezione su pene e scroto, vulva, vagina e collo dell’utero, ano e perineo, occasionalmente nella zona inguinale. Si trasmette per via sessuale, sia dal contatto dei genitali reciproci, sia dal sesso orale, che dal contatto di fluidi portati alle mucose ad esempio con le mani e oggetti entrati in contatto con il virus.
Quando ho avuto la prima manifestazione dell’infezione ero giovanissima, avevo avuto un unico partner e mi son trovata con questo impiccio letteralmente sulla strada tra casa e chiesa. Ricordo che andai al Pronto Soccorso tra lacrime e imbarazzo, dove risposi alle domande in maniera così sinceramente noiosa che penso di aver smontato tutte le congetture mediche sulla promiscuità da qui a inizio Ottocento.
Chissà se il mio amato Oscar Wilde, citato nel sottotitolo, avrebbe avuto da ridire sulla faccenda; del peccato poca esperienza, della santità uno sfregio.
Tutta la vita temendo di fare le cose maleducate per paura della “punizione divina”, per poi smontare tutto in un’unica, banale esperienza - la mia.
Io ho avuto la grande fortuna, nella sfiga, di aver conosciuto da sempre quanto comune fosse l’herpes tra le persone, rendendolo talmente familiare da riuscire in breve tempo a capire che una cronicità non definiva nulla di me come la società tende a farci credere - specie delle IST, che mi bastava affrontare i periodi in cui torna a farmi ricordare che c’è, esiste assieme a me, e farlo tornare silente.
Nel tempo ho trovato il modo più efficace di ascoltare il mio corpo e prevedere quando iniziare a prendere tutte le misure necessarie per tenere a bada le lesioni, che negli ultimi anni si sono intensificate a causa dell’acquisizione di alcune disabilità; convivo ora con delle condizioni infiammatorie, croniche e autoimmuni, per cui sono sotto terapie immunitarie e questa è davvero l’unica lacrima strappa storie di tutta la vicenda.
Ci sono anche cose che una figura professionale non ti direbbe mai e che vai a scoprire con l’esperienza: ad esempio io ho scoperto un rinnovato amore per la gioia che solo l’acqua fresca del bidet ti può dare, ma anche che se ti viene il cagotto e il bucio ti brucia, è molto furbo usare subito una crema. Ho una linea diretta con la mia medica, non viaggio mai senza pomate e collirio. Ho già pianificato come agire, quali santi scomodare e quali mutande non indossare (tutte).
Dopo un po’ si impara a conviverci abbastanza serenamente e inventare da sé quali sono i metodi più efficaci per farlo. Sono passati quasi quindici anni ormai e sono arrivata al punto in cui l’herpes esce… ma non mi rosica.
L’unica cosa che da giovane mi preoccupava era il dubbio su come comportarmi quando si presentava l’occasione di fare le cosacce, ma i punti anzianità mi hanno dimostrato che anche in questo la positività non ha comportato grandi rinunce o perdite, anzi. Sincerità, apertura e intelligenza da parte di chi ascolta sono fondamentali attrattive per me, si sceglie insieme come e cosa fare, quando e se tirarsi indietro. Senza giudizio o amarezza.
“Ci vuole molto coraggio per vedere il mondo in tutta la sua gloria contaminata, e continuare ad amarlo.”
O. Wilde
COME SI PRESENTA L’HSV-2
I sintomi si presentano tipicamente con una sensazione di prurito “profondo” e di punture di spillo nella zona in cui sta per verificarsi l’attivazione dell’infezione. Potresti avere sintomi come febbre, gonfiore dei linfonodi, vampate di calore, dolori febbrili in tutto il corpo, dolori improvvisi ai nervi sacrali e lombari.
Nella zona sfastidiata inizia a comparire una minuscola protuberanza, che si trasforma in formazioni di vesciche piene di liquido (siero) trasparente o bianco, che in seguito diventeranno delle ulcerazioni (piccolissimi “crateri”) anch’essi bianchi in superficie; tutto attorno la zona sarà arrossata, un forte bruciore sostituirà (o accompagnerà) il prurito.
La prima manifestazione dell’infezione è comunemente la più intensa e di lunga durata. Nel tempo, col ripresentarsi delle recidive, è stato osservato che siano sempre meno frequenti, meno virulente, e più brevi, facendo un decorso che può variare da una media di 10/15 giorni, a 2/4 giorni se la terapia viene iniziata tempestivamente, e in condizioni psico-fisiche ottimali.
COME SI TRASMETTE
Le infezioni da HSV (tipo 1 e 2) sono da considerarsi contagiose sempre, indipendentemente dal fatto che siano visibilmente attive o meno nel corpo o che si siano mai presentati sintomi; la sua diffusione infatti è alta proprio per il fatto che il virus può rimanere latente nell’organismo in portatori sani che restano asintomatici: è per il fenomeno dello “shedding asintomatico”, dove alte concentrazioni del virus salgono in superficie e vengono eliminate durante il normale ricambio cellulare della pelle senza causare lesioni visibili.
A cosa prestare attenzione (in ordine di facilità di contagio):
FASE ATTIVA: sulle mucose si presentano la prima sporgenza e/o sono presenti formazioni di una o più vesciche/ulcere;
FASE ATTIVA (IN FASE DI GUARIGIONE): le lesioni si sono appiattite o presentano crosticine;FASE PRE-ATTIVA: dura circa 48h, è la fase in cui iniziano a comparire i primissimi sintomi come prurito e bruciore;
FASE POST-GUARIGIONE: può durare in media 2-4 giorni, le lesioni non sono più visibili, la pelle sembra guarita.
PREVENZIONE
La prevenzione in caso di HSV-2 richiede vari accorgimenti e attenzioni, che non sempre siamo in grado di applicare, ma che possiamo elencare per darti una mano:
In Sardegna quando hai prurito una nonna ti direbbe: “E scraffiddì!” (e tu grattati), ma in questo caso è un consiglio pessimo, resisti! Potresti portare altre parti del corpo a contatto con il virus e aumentare il tuo personale campo di battaglia. Resisti. Ce la puoi farcela, tvb.
Durante le recidive è importante sospendere l’attività sessuale e qualsiasi contatto con le lesioni e la zona, che sia con i genitali, le mani, la bocca, sex toys. Se avevi organizzato una serata Netflix & chill, prepara davvero i pop corn e guarda un film, aspetta che sia passata.
Durante i periodi asintomatici, sono importanti l'igiene personale e la pulizia dei sex toys. Preservativo e dental dam (tutorial qui) sono buoni alleati che puoi utilizzare per maggiore sicurezza, si consigliano anche l’uso di guanti ipoallergenici usa e getta;
Ultimo consiglio, forse il più importante, è l’onestà. Se sai di avere, o pensi di poter avere un’infezione da HSV, hai la libertà d’ignorare tutti questi consigli ma è corretto concedere questa libertà anche a chi si rapporta con te, che sia occasionalmente o meno. Fate una scelta consapevole su come divertirvi assieme.
Altre cose a cui prestare attenzione che possono stimolare l’eruzione delle lesioni: eccessiva esposizione ai raggi solari (specialmente se senza protezione), scottature, febbre, stress fisico o emotivo, cambi ormonali; ferite; stati infiammatori cronici; interventi chirurgici e immunosoppressione.
TESTARSI E A CHI CHIEDERE AIUTO
L’infezione da Herpes Simplex è talmente comune e diffusa che la maggior parte delle diagnosi può essere fatta in un semplice colloquio con la tuə medicə di base.
I test possono essere di due tipi: analisi del siero (possibile solo se ha sintomi) e analisi del sangue.
Se non hai lesioni o sintomi e sei una persona senza particolari problemi di salute, non è strettamente necessario fare test periodici perché
non è come un’infezione batterica che, presa nel momento giusto, può essere guarita completamente;
il test su sangue ha una bassa probabilità di rivelare se hai o meno contratto l’herpes (valore predittivo): infatti l’U.S. Preventive Services Task Force non consiglia test di routine alle persone asintomatiche.
Se sei una persona con un sistema immunitario compromesso, valuta con un aiuto professionale se può essere utile fare ulteriori approfondimenti tramite analisi del sangue/prelievo di siero, così da avere un quadro più completo della tua salute. Io ad esempio ho fatto delle analisi molto approfondite per iniziare la terapia a vita per la mia malattia autoimmune e ho accertato il sottotipo solo in questo momento.
Per visite più specifiche puoi prenotare un appuntamento da unə ginecologicə, urologicə o dermatologicə o rivolgerti a un centro IST.
TRATTAMENTO
È importante sapere che al momento non esiste una cura definitiva dall’infezione da HSV (1 e 2), per cui è possibile trattare la fase attiva con la consapevolezza che il virus rimane latente nel nostro organismo, alternando nel tempo periodi silenti e riacutizzazioni.
Il trattamento delle recidive è in assoluto più efficace quando iniziato entro 48 ore dalla comparsa dei primi sintomi (formicolio, prurito etc.).
Il principio attivo più comunemente usato in Italia si chiama Aciclovir, è disponibile alla vendita sia con prescrizione medica che senza, e lo trovi sia in farmacia che parafarmacia.
Questi farmaci sono disponibili in cerotti (per le lesioni da HSV-1 della bocca), creme, colliri in gel e compresse.
Nota: anche se è un farmaco senza obbligo di ricetta, è consigliato avere un supporto professionale per capire la dose corretta e la forma di assunzione migliori per il momento specifico in cui hai bisogno.
Un buon alleato per contrastare l’insorgenza di riattivazioni dell’infezione sono gli integratori di Aminoacido Lisina.
(Hai presente quella cosa che in teoria doveva far schiattare tutti i dinosauri di Jurassic Park? E invece, la vita trova il modo e sbem, quattro sequel di troppo? Gua’ non ne voglio parlare, andiamo avanti…)
“Se ingerita, la Lisina può contribuire a inibire la crescita del virus herpes simplex legandosi all'arginina, un aminoacido di cui il virus ha bisogno per replicarsi. Inoltre (cosa da non trascurare), la lisina può contribuire a stimolare il sistema immunitario e, di fatto, a prevenire le infezioni. È anche utile per la riparazione dei tessuti e la produzione di collagene, ideale per accelerare la guarigione delle lesioni.”
Fonti e pubblicazioni (in inglese):
FATTORI DI RISCHIO
Un sistema immunitario compromesso può portare a infezioni secondarie importanti e complicazioni a livello sistemico;
La gravidanza (il rischio diminuisce in base alla distanza tra l’acquisizione del virus e l’inizio della gestazione);
Il virus HSV-2 aumenta il rischio di acquisire un’infezione da HIV: le ferite da HSV-2 si sviluppano sui genitali ed è quindi più facile sia acquisire che passare ad altre persone una o entrambe le infezioni. L’infezione da Herpes Simplex comporta inoltre un’alta presenza di globuli bianchi specifici (CD4-positive T cells), che sono cellule target per l’HIV.
SI STA STUDIANDO VACCINO?
Sì, su precisionvaccinations trovi l’elenco aggiornato degli studi clinici. Molti sono anche nella fase iniziale.
Anche il Ministero della Salute ha finanziato lo sviluppo di vaccini innovativi (Relazione al Parlamento 2021 sullo stato di attuazione delle strategie attivate per fronteggiare l’infezione da HIV - pag. 127)
STATISTICHE
Si stima che circa il 70% della popolazione mondiale conviva con l’infezione da HSV-1 e che circa 500 milioni di persone tra i 15 e i 50 anni convivano con il sottotipo HSV-2.
In Italia le diagnosi nel 2021 sono state meno di 250, come riportato dal Notiziario dell’Istituto Superiore Sanità, che ha tutte le sue problematicità, come più volte spiegato da Bastian.
CURIOSITÀ
Sai chi se la cava un po’ peggio di noi con l’Herpes Virus? I gatti. Si stima che almeno 90% della popolazione felina mondiale (si parla di statistiche e studi condotti sui randagi) sia stata a contatto con l’herpes felino (FHV-1). Newt, il randagino che ho trovato qualche anno fa abbandonato in una rotonda, è anche lui positivo! Grazie a lui ho scoperto che l’aminoacido lisina è un aiuto nel contrastare le recidive e a ogni cambio stagione anche lui segue la profilassi.
Il vero problema con la rappresentazione hollywoodiana dell'herpes.
Nelle dating app dei paesi anglosassoni potresti trovare dei profili con il numero 437737: questo è un codice usato dalle persone HSV-2 positive per indicare subito il proprio status, senza dover aprire il discorso durante gli appuntamenti. Il codice nasce dalla messaggistica col T9, ve la ricordate? :’)
In letteratura è stato (o stata?) Shakespeare fra i primi a parlare di Herpes virus in una rappresentazione letteraria/teatrale, nel monologo di Mercuzio:
“E così, una notte dopo l’altra, la regina Mab galoppa attraverso il cervello degli amanti che subito sognano l’amore! Galoppa anche sulle ginocchia dei cortigiani perché sognino di inchini, sulle dita degli avvocati perché sognino di parcelle o sulle labbra delle dame perché sognino di baci! Ma la perfida Mab, nauseata dal loro alito dolciastro per i troppi dolciumi, gliele guasta quelle labbra, riempiendole di bolle.”
[da Romeo e Giulietta (Atto I, Scena IV)]
🔥 HIV/IST: Test, eventi e conferenze
Con PrEP in Italia e Plus Roma abbiamo organizzato il primo residenziale per rafforzare la community delle persone in PrEP e fornire gli strumenti per promuovere la PrEP e la salute sessuale nella propria comunità e nel proprio territorio.
Sei un servizio territoriale (Serd/ Noa/ CPS/ CSM) e hai bisogno di una formazione per le dipendenze chemsex?
Sei un utente Chemsex e sei già in carico a un servizio territoriale che non conosce il chemsex?
Invia una mail ad ASA Milano: serviziopsicologiaasa@gmail.com
Da settembre 2023 partiranno formazioni gratuite per professionisti (on line o dal vivo)
Dove testarsi
Domenica 3 settembre a Collegno (TO) test HIV gratuito
Reggio Calabria: Test HIV gratuito presso il Centro antidiscriminazione di Arcigay. Su prenotazione a reggiocalabria@arcigay.it
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