Elezioni europee: perché almeno possiamo decidere noi chi ce lo mette nel culo [parte 1]
Giuro che è un post serio!
Il titolo è quello che è perché da queste parti ci fanno paura le azioni genocide di Israele, non la parola culo: che è democratica per davvero.
Da quando collaboro con EATG, la principale associazione europea che si occupa di HIV, mi sento proprio ‘gnorante: sull’Unione Europea non so niente.
In vista delle elezioni europee dei prossimi 8 e 9 giugno, ho dunque deciso di informarmi per capire come funziona il Parlamento Europeo. Come ogni volta che imparo qualcosa di nuovo, mi fa piacere condividerlo con te.
Ma prima un’introduzione…
Lo so: la politica è difficile, è noiosa, ti fanno proprio passare la voglia di andare a votare. Ma io sono una di quelle persone ingenue che crede ancora che col voto si possa fare la differenza.
Lo dico chiaro e tonto: nel mondo perfetto le decisioni che riguardano la collettività non credo andrebbero prese da un ristretto gruppo persone (lə parlamentari).
Ma… neppure se siamo in cinque persone, è facile metterci d’accordo: Giancarlo non vuole andare in pizzeria, Mariagrazia dice che il sushi le rimane sullo stomaco, Alfonso come sempre non risponde…
Figurati se siamo 58.997.201 residenti come in Italia o 448,4 milioni di abitanti come in Europa: è molto più pratico e sensato eleggere qualcunə a cui delegare le nostre scelte.
Quanto meno finché non troveremo un sistema altrettanto efficace per gestire milioni di persone con milioni di esigenze diverse.
Fa male delegare? Orco cazzo se fa male, ma ho solo questa vita a disposizione. Non ho intenzione di sprecarla a inveire contro il potere mentre mi infilo le dita nel naso spaparanzato sul divano.
Chiaramente il voto non basta. Si può fare attivismo sul territorio, come Non una di meno. Sono però tutte attività che richiedono il privilegio del tempo, che non tuttə abbiamo.
Il voto è per me un buon compresso: faccio la mia piccola parte affinché, se devo prenderlo nel culo, almeno sono stato io a decidere chi me lo ha messo.
Chi sarà elettə in Europa deciderà sulle nostre vite: c’è in ballo la Riforma della legislazione farmaceutica dell'UE. Mi viene già il mal di testa da quanto è complessa.
Così complessa che se leggi la Federazione Case Farmaceutiche Europee sembra quasi giusto che i dati sui farmaci brevettati rimangano segreti per molto tempo, così da aumentare la competitività. Ma per fortuna EATG e le associazioni di pazienti ci ricordano che questo
aumenta ulteriormente il peso finanziario dei medicinali sui bilanci sanitari e limita l’accesso dellə pazienti alle cure
Inoltre c’è sempre sul piatto la possibilità di creare una “casa farmaceutica europea” che faccia ricerca su farmaci troppo costosi o dei quali l’industria non ha interesse a investire.
A me pare chiaro che andare a votare per le prossime elezioni europee sia importantissimo. In Italia, però, l’ultima volta ha votato solo il 54% che ne aveva diritto. Mi viene da dire che non tuttə la pensano come me.
A me (mi) viene lo sconforto e penso che “il diritto di voto te lo devi meritare”, come recita tronfia di ego la bio instagram di Abolizione del Suffragio Universale.
Vorrei tanto che tu facessi quello che ti dico io. Vorrei tanto che tu andassi a votare e magari votassi pure il partito che ti dico io. Ma giustamente non lo farai. Perché come tuttə, anche tu vuoi fare quello che vuoi.
Facciamo che però da qui a giugno io dedicherò un paio di post al mese all’Unione Europea. Facciamo che proviamo a fare questo percorso insieme?
🔥 Prevenzione & Salute sessuale
Vaccino HPV
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Gonorrea In Europa: è lontano l’obiettivo di ridurre i nuovi casi del 90% entro il 2030. Lo dimostra uno studio che ha analizzato i dati dal 1949 al 2021.
Diminuiscono le diagnosi HIV nei paesi più colpiti, ma c’è ancora tanto da fare
Seleziono con impegno e passione le informazioni di cui abbiamo bisogno per una sessualità senza paranoie
🌸 Sostanze
Il 23 marzo inizia un laboratorio online gratuito per aiutare a gestire meglio il chemsex
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L’ho sempre dato per scontato ma forse non lo è: se usi sostanze e ti stai rendendo conto che non ti fanno stare bene, scrivimi pure che vediamo dove possiamo trovare supporto. Io conosco gruppi per il chemsex a Roma e Milano, ma sono sicuro che nella nostra rete possiamo trovare anche altro
👨⚕️Sanità
Accesso più facile a farmaci essenziali, soprattutto per i pazienti cronici: alcune medicine che adesso sono disponibili solo nelle farmacie ospedalieri, potranno essere dispensati anche dalle normali farmacie territoriali. L’Agenzia del Farmaco entro il 30 marzo deve decidere quali.
🍅 Fuori dal letto: i progetti che sto seguendo e dove incontrarmi per tirarmi i pomodori
Sierocoinvoltə. La rivoluzione sessuale riparte dall’HIV: il nostro libro!
Martedì 26 marzo 14:00 sono in Università di Verona a fare formazione sulla prevenzione combinata. L’evento è all’interno del Laboratorio di Filosofia politica e sessualità ed è aperto a tuttə.
👠Femminismi & Queerness
I futuri delle famiglie LGBTQI nell’Italia del 2050: un progetto di ricerca per esplorare gli scenari futuri. Puoi anche dire la tua!
La prima conferenza delle donne europee a capo di comunità islamiche
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