🐷 16-11 Prevenire le IST con un antibiotico dopo un rapporto a rischio: è possibile?
A inizio ottobre San Francisco ha lanciato le linee guida per la Doxi-PEP: l'assunzione di 200 mg di Doxiciclina dopo un rapporto a rischio per ridurre di 2/3 la possibilità di contrarre sifilide, gonorrea e clamidia (ma non HIV).
PEP sta per profilassi POST esposizione, diversa dalla PrEP, che si assume infatti prima dell'esposizione a un rischio. Come la PrEP che protegge dall'HIV.
E' la prima volta che la Doxi-PEP viene inserita in linee guida ufficiali. Il suo utilizzo è stato studiato proprio a San Francisco, con una ricerca su maschi gay/bi e donne trans. I risultati molto importanti sono stati presentati ad AIDS2022.
E' in ballo anche uno studio in Africa sulle donne cis. Anche se fosse usata solo da uomini che fanno sesso con uomini, la Doxi-PEP sarebbe vantaggiosa per tutta la popolazione, afferma Jeffrey Klausner, un medico di malattie infettive presso l'Università della California meridionale.
La Doxi-PEP va assunta entro 24 e non oltre 72 ore dal rapporto orale, anale e vaginale senza preservativo.
Ma l'antibiotico-resistenza?
La Doxiciclina è un antibiotico e l'antibiotico-resistenza è sempre più diffusa.
La resistenza agli antibiotici è un meccanismo naturale di difesa dei batteri, ma sta aumentando. Proprio ieri era la giornata mondiale sulla consapevolezza dell'antibiotico-resistenza.
Che fare con la Doxi-PEP?
La paura è dunque che l'assunzione della Doxi-PEP possa aumentare il rischio che i batteri delle IST diventino resistenti proprio alla Doxi. Studi davvero importanti sulle possibili resistenze, però, al momento non ce ne sono.
HIV Prevention England HIV Prevention England elenca le varie IST e gli effetti che potrebbe avere la Doxi sull'antibiotico-resistenza, ma utilizza sempre il condizionale perché servono altri studi.Vediamo insieme cosa dice il documento:
Gonorrea: alcuni ceppi sono resistenti alla doxiciclina, quindi è probabile che il farmaco sia poco efficace nel prevenirla. Tuttavia, la doxi non è usata per trattare la gonorrea. Dunque l'uso della Doxi-PEP non dovrebbe complicare il trattamento di un'infezione da gonorrea.
Sifilide: attualmente non ci sono prove che la sifilide sia resistenze alle doxi, anche se c'è sempre la preoccupazione che possa svilupparsi poiché la doxiciclina è la prima scelta per il trattamento della sifilide nelle persone allergiche alla penicillina. Recentemente, la sifilide ha sviluppato un alto livello di resistenza all'antibiotico azitromicina.
Clamidia: la doxiciclina è il trattamento di prima linea per la clamidia non complicata. Ciò significa che lo sviluppo della resistenza alla doxiciclina rappresenterebbe una seria preoccupazione con pochissime opzioni di trattamento disponibili. Ci sono stati alcuni casi di fallimento del trattamento con doxiciclina, ma gli studi non hanno testato la resistenza e le cause del fallimento non sono chiare. È incoraggiante che molti studi nelle comunità che utilizzano frequentemente la doxiciclina non abbiano trovato prove di resistenza alla clamidia.
Mycoplasma genitalium (MG): la doxiciclina è uno dei farmaci alternativi consigliati per il trattamento MG non complicata a causa della resistenza emergente ai trattamenti di prima linea, come l'azitromicina. Un uso diffuso di doxiciclina tra i gruppi che hanno un'alta prevalenza di MG, come gli uomini gay, potrebbe diventare un problema in futuro e richiede ulteriori ricerche.
Altre infezioni: la doxiciclina è un trattamento importante per polmonite. L'esposizione continua alla doxiciclina è quindi una preoccupazione perché potrebbe causare resistenze in infezioni che non sono trasmesse sessualmente.
E allora, che fare?
Al momento in Italia non si sta parlando di Doxi-PEP. Nel nostro paese è un farmaco con obbligo di ricetta medica, commercializzato come Bassado e costa tipo 2 euro perché passato dal nostro sistema sanitario nazionale.
Mi vengono in mente due casi per i quali la Doxi-PEP può avere senso:
1) Sex work: alcuni amici sex workers che la assumono in un periodo nel quale hanno più eventi a rischio di fila: così riducono il rischio di prendere un'IST e possono continuare a lavorare anche nei giorni successivi;
2) Emergenza: la Doxi-PEP potrebbe avere senso anche come farmaco d'emergenza, tipo la PEP per l'HIV, che bisogna richiedere in pronto soccorso entro 48 ore da un rapporto a rischio HIV (si rompe il preservativo, capita di non usarlo, si è vittime di violenza sessuale). In questi i medici e le mediche più sgamate potrebbe offrire anche la Doxi-PEP. Ho talmente poca fiducia nel personale sanitario italiano che dubito che la Doxi-PEP d'emergenza possa diventare una buona pratica a breve.
Un uso continuativo e di massa della Doxi-PEP mi sento al momento di sconsigliarlo, proprio per le resistenze e perché ci sono ancora troppi pochi studi.
In linea generale però credo sia sempre utile informarsi e riflettere sulle nuove opportunità di prevenzione, per ampliare il nostro prevention buffet (l'espressione non è mia, ma dell'attivista Jim Pickett).
Usare come spauracchio l'antibiotico-resistenza non aiuta le persone a proteggersi.
Questo non significa via libera alla Doxi-PEP. Significa leggere e valutare gli studi, procedere con tranquillità e senza pregiudizi, fornire informazioni chiare, aiutare le persone a ponderare i rischi, ma soprattutto a scegliere in libertà.
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La Germania ha donato un miliardo...
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La terapia per i bambini e le bambine fino ai 20 chili consiste in 3 farmaci che devono assumere singolarmente.
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Come sempre non so se sono d'accordo con questo post, ma trovo interessante aprire il dibattito e ascoltare riflessioni ben argomentate
Comunicazione: perché le parole non sono mai neutre
Salvini, illegittimo il decreto che impone “padre” e “madre” sulla carta di identità | Wired Italia — www.wired.it
Settimana Europea del Test
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Ho messo online un piccolo portfolio con i miei lavori — bastbux.it
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Bastian